Sono stati pubblicati i dati di settembre 2018 dell’Osservatorio sul precariato. Le assunzioni nel settore privato, nel periodo gennaio-settembre 2018, sono state 5.661.120, in aumento del 5,3% rispetto allo stesso periodo del 2017.
In crescita risultano tutte le componenti: contratti a tempo indeterminato +3,4%, contratti a tempo determinato +4,7%, contratti di apprendistato +11%, contratti stagionali +4,6%, contratti in somministrazione +7,3% e contratti intermittenti +6,2%.
LA DINAMICA DEI FLUSSI
Nei primi nove mesi dell’anno si conferma l’aumento delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato (+124.562), che registrano un forte incremento rispetto al periodo gennaio-settembre 2017 (+45,7%). In contrazione risultano, invece, i rapporti di apprendistato confermati alla conclusione del periodo formativo (-17,6%).
Le cessazioni nel complesso sono state 4.996.511, in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+7,4%): a crescere sono le cessazioni di tutte le tipologie di rapporti a termine, soprattutto i contratti intermittenti e in somministrazione, mentre diminuiscono quelle dei rapporti a tempo indeterminato (-4,4%).
Nel periodo gennaio-settembre 2018, nel settore privato, si registra un saldo, tra assunzioni e cessazioni, pari a +664.609, inferiore a quello del corrispondente periodo del 2017 (+724.308).
IL LAVORO OCCASIONALE
La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratto di Prestazione Occasionale (CPO) si è attestata sulle 19.957 unità, con un importo mensile lordo medio di 231 euro.
Per quanto riguarda, invece, i lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), a settembre 2018 sono stati 7.235, con un importo mensile lordo medio di 283 euro.
Dalla prossima settimana sarà possibile accedere alla versione navigabile aggiornata dell’Osservatorio, che arricchisce le informazioni presenti nel report cartaceo.