Se c’è un terreno dove le riforme continuano a modificare, a cambiare, a correggere, a riordinare, questo è il lavoro. Al punto che gli incentivi, mirati ad aumentare l’occupazione, possono diventare talmente complicati da gestire, da renderli meno interessanti per le imprese. «Viviamo in un contesto di veloce trasformazione, nel quale un ruolo centrale resta quello della contrattazione collettiva. Modifiche che toccano tutti gli aspetti della vita dei professionisti delle risorse umane e della gestione aziendale», ha sottolineato Andrea Salmaso, managing director publishing Fisco Lavoro di Wolters Kluwer. Un’intera giornata, quella del V Forum TuttoLavoro a Roma, organizzato da Wolters Kluwer con FonARCom e DottrinaLavoro.it, in partnership con «L’Economia» del Corriere della Sera, dedicata alla riflessione sugli ultimi cambiamenti, dal decreto dignità alla sentenza della Consulta sui licenziamenti.
Il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, nell’intervento che ha inviato per i lavori, ha sottolineato la necessità di un «rafforzamento delle politiche attive che facilitino l’occupazione e la ricollocazione, nonché l’adozione di adeguate misure di sostegno al reddito e di protezione sociale». Uno dei nodi resta la formazione: «Deve inseguire il cambiamento e anticiparlo. Quasi un milione di imprese ha aderito, coinvolgendo 10 milioni di lavoratori. Ci vorrebbe un dialogo più efficace tra i fondi interprofessionali, le Regioni e scuola. Un dialogo che potrebbe portare ad un potenziamento dell’apprendistato di primo livello», ha spiegato Andrea Cafà, presidente di FonARCom. Immaginare forme di agevolano i lavoratori che aggiornano la propria formazione, in modo da essere pronto in casi di esigenze di ricollocamento. Per Cafà è necessario che i Centri per l’impiego vengano attivati insieme alle agenzie per il lavoro. «Forse bisognerebbe semplificare il sistema degli incentivi e concentrarsi sulla riduzione del cuneo fiscale, in modo da focalizzarci sull’apprendistato», ha spiegato Eufranio Massi, direttore del sito dottrinalavoro.it. Laura Romeo, presidente della Sezione Lavoro del Tribunale di Messina, ha spiegato come «il contenzioso sia dietro l’angolo». E che bisognerà vedere come si orienteranno le imprese tra contratti di somministrazione e contratti a termine. Alla tavola rotonda hanno partecipato anche Arturo Maresca, professore di Diritto del Lavoro alla Sapienza, Roberto Camera, funzionario dell’Ispettorato del Lavoro, e Marco Vecchietti, amministratore delegato di Rbm Assicurazione salute.
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