AAA cercasi lavoro o lavoratori? In Italia sono numerosi i posti di lavoro che necessitano di essere occupati, questo lascia pensare ad una falla nelle informazioni tra chi cerca e chi offre lavoro.
In attesa di capire quale sarà l’impatto del Reddito di Cittadinanza sulle persone beneficiarie e in cerca di occupazione, il rapporto tra i posti di lavoro occupati e quelli ancora disponibili non smette di crescere dal 2012 raggiungendo nel quarto trimestre del 2018 il triplo rispetto a sei anni prima (0,4 – 1,2).
I posti vacanti sono certamente più di quelli segnalati dall’Istat che nella sua rilevazione ha considerato solo le aziende con più di dieci dipendenti, non tenendo di contro in considerazione le micro imprese che rappresentato una larga fetta del tessuto produttivo italiano.
Se tutti i posti ancora disponibili sul mercato venissero occupati si calcola che il tasso di disoccupazione calerebbe fino al 10,5% contro il 3% della Germania, il 4% di Gran Bretagna e Stati uniti d’America.
Una recente analisi realizzata dall’Istituto di statistica segnala nel 2018 l’occupazione in crescita per il quinto anno consecutivo.
Gli occupati sono aumentati di 192 mila unità (+0,8%), secondo gli ultimi dati Istat, e questo incremento riguarda soprattutto lavoratori dipendenti “esclusivamente quelli a tempo determinato”(+323 mila, +11,9%) mentre dopo quattro anni di crescita cala il tempo indeterminato (-108 mila, -0,7%)”.
Inoltre, al calo della disoccupazione si associa la diminuzione del numero di inattivi. Dopo la crescita dello scorso trimestre – spiega l’ISTAT – tornano a diminuire gli inattivi tra 15-64 anni (-100 mila in un anno, -0,8%).
A destare preoccupazione però è la marcata differenza dei dati registrati tra Nord e Sud del Paese, con il Mezzogiorno che ha tassi di disoccupazione tre volte superiori alle regiorni del Settentrione.
Il tasso di disoccupazione nel Mezzogiorno è al 18,4%, quello del Nord a 6,6% mentre la percentuale al Centro si ferma a 9,4 punti.
E mentre all’orizzonte si materializza una nuova figura lavorativa denominata Navigator che sarà chiamato a guidare nel percorso di formazione e di reinserimento nel mondo del lavoro dei disoccupati, l’Italia scopre di avere molte altre posizioni professionali rimaste vacanti per troppo tempo…